Domenica 27 maggio si è concluso questo corso SA2, con l’uscita al Ferrè. Ma facciamo un passo indietro;
Venerdi 25, volutamente anticipata nei confronti del normale calendario, si è svolta la cena di “fine corso”.
Si è scelta una formula alternativa alla classica tavolata, cogliendo l’occasione del clima primaverile. La serata si è svolta presso la struttura della Como Nuoto, in un bel giardino affacciato sul nostro lago. Musica, un servizio catering impeccabile ed abbondante, allegria e risate hanno caratterizzato l’evento. Si è proceduto, come da tradizione, al rilascio degli attestati di frequenza e di “merito”, col gradito sostegno degli applausi e le immancabili battute. Terminate le formalità, la serata si è scaldata tra balli, karaoke e qualche bicchiere in più. Giunta la mezzanotte, chi per un motivo chi per un altro, i presenti hanno cominciato a ritirarsi in buon ordine. Qualcuno è rimasto, terminando la serata, vuoi per l’alcool o l’euforia, con un bagno nel lago in costume adamitico; ma dato che io non ero presente e queste sono ceramente voci false e tendenziose, qui le dico e qui le nego..
Ma parliamo dell’ultima uscita: il Ferrè. E’ una bellissima montagna, non certo banale, sia per lo sviluppo che per la cresta finale. Anche in questa occasione gli allievi tutti si sono dimostrati veramente bravi e determinati ad arrivare in vetta, malgrado tempi e preparazione fisica ovviamente diversi gli uni dagli altri.
Anche in questa occasione le nuvole sul lago non promettevano niente di buono, ma fiduciosi della meteo, che dava tempo migliore sulle Alpi, ci siamo recati al passo Spluga. Devo ammettere che siamo stati altresì fortunati a trovare l’azzurro proprio nei suoi pressi.. sospiro di sollievo.
Così siamo saliti al nuovo bivacco Cecchini. La vetta del Ferrè da qui e splendida ma ancora piuttosto lontana..Forza e coraggio! Discesa a prendere il ghiacciaio, risalita fino alla spalla e poi la splendida cresta di misto. Per molti una vera primizia.
Sciata su neve assolutamente accettabile visto il periodo ed il caldo con immancabile, gogliardica merenda.
Cosa dire di questo corso: credo che l’obiettivo di dare un aspetto alpinistico alle nostre uscite sia stato centrato. La formula di “spalmare” il corso in un lasso di tempo molto ampio, ha permesso di portare a compimento ascensioni più impegnative, con uno spiccata connotazione tecnica, sfruttando le finestre di bel tempo. Non c’è didattica migliore che utilizzare in ambiente, sotto i consigli e le indicazioni degli istruttori, corda, piccozza, ramponi e le manovre necessarie per apprendere la progressione.
Dunque un bravi a tutti gli allievi che si sono dimostrati, ciascuno con le proprie caratteristiche, molto motivati. Un bravi ed un sentito grazie a tutti gli istruttori che hanno dedicato il loro tempo e le loro conoscenze a questo corso. Un riconoscimento particolare alla bravissima segretaria Chiara ed al vice Mauro.
Un abbraccio a tutti quanti.
Il Direttore
Edoardo Martinoli