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Mont Gelé non per tutti

aprile 2, 2012

Gli oltre 60 compagni di gita si salutano dandosi appuntamento alla verifica dell’esame finale, mentre c’è chi fa un sano pediluvio dopo la lunga scarpinata.

Bresaola e VirginiaIl nostro solito banchetto ci aspetta in fondo a questo ripido sentiero, ed è lui che ci sprona a scendere, perché le ginocchia sono ormai stanche. Fissiamo quindi gli sci, e chi ha deciso per le scarpette, aggancia pure gli scarponi allo zaino; ora è tornato così pesante, che devi farti aiutare per sollevarlo. Ormai la neve è alla fine di quest’ultima lingua che scende per lo stretto vallone: sono le ultime curve del corso, poi gli sci andranno sul fondo del garage, aspettando il prossimo inverno.

Mamma mia che ripido questo passaggio! Ci sono alcuni allievi che scendono in dérapage, mentre i più arditi si cimentano in curve saltate sul fondo che ancora tiene. I prati però si avvicinano: li vedi la giù che anticipano l’epilogo della nostra giornata sugli sci, ma per fortuna sono ancora lontani e possiamo goderci questa magnifica discesa sulla lingua terminale del Ghiacciaio del Mont Gelé.

Il buco nel ghiaccioLa temperatura oggi è rimasta rigida e la neve non si scioglie, tanto che le curve ci impongono un bello sforzo di muscoli: le gambe ti vibrano, che sembra debbano smontarsi da una momento all’altro. Appena quindi abbiamo il permesso di partire, ci prepariamo per la discesa, perché si comincia a soffrire il freddo.

Viste le condizioni del pendio, decidiamo di non portare il grosso del gruppo sulla vetta: ci vorrebbero i ramponi, ma a parte che nessuno li ha, non sarebbero neppure contemplati dell’attrezzatura del Corso Base. I pochi che sono arrivati in cima, hanno affrontato dei dietro front da cardiopalma sulla neve dura: sono i più bravi e veloci.

Fortuna loro che sono riusciti a guadagnare la vetta e godere del panorama.

Continuiamo a salire sperando che il vento smetta di darci fastidio. Ci sono dei momenti che sembra addirittura volerti portare via, mentre mangiamo un boccone appena passato l’infido canalino. Il sole finalmente ci scalda: il freddo non è più così pungente come appena partiti. Abbiamo tutti i vestiti disponibili addosso, perché la paura di uscire dal tepore del rifugio, ci frena.

Infido canalino
La colazione è pronta e ci si deve alzare: chi è riuscito a dormire lo si riconosce, chi invece ha fatto fatica, ha una faccia… Le coperte ti avvolgono e fra un russare e l’altro cerchi di prendere sonno: domani sarà una giornata importante. Si deve dormire!

Finita la cena i tavoli sono gremiti di gente che chiacchera, canta e discute dell’esperienze passate. Per fortuna che almeno la pasta è buona! Sarà che il dietologo ci consiglia il brodino, ma i due fagioli sul fondo ti mettono solo fame. Ci sediamo per il primo turno, perché rimanere fuori a vedere il tramonto, proprio non si riesce a stare: soffia un vento terribile.

C’è chi tira ora di cena giocando a carte, chi a Monopoli, chi invece è riuscito pure a schiacciare un pisolino. Gli sci li abbiamo lasciati al sole ad asciugare e le ciabatte sono quasi finite: chi arriva, ormai deve accontentarsi di un 35 o un bel 46.
Dalla finestraPassata l’ultima gobba, finalmente si vede il rifugio: non manca molto, siamo quasi arrivati. Saliamo sulla prima lingua di neve e possiamo quindi alleggerire il carico sulle spalle. Lo zaino cominciava a pesare…

Curva dopo curva ci allontaniamo dal parcheggio, dove ormai sono rimaste solo due auto. Gli autisti hanno portato nella valle a fianco le macchine, dove l’indomani arriveremo dal giro del Mont Gelé, che Paolo ci ha proposto per concludere in bellezza questo 41° Corso Base.

Riccardo

Qui la relazione.

Trionfanti sull’Arpiglia

marzo 19, 2012

Le indicazioni della scolaresca erano chiare: organizzare una nuova trasferta usando le indubbie comodità del pullman anche a discapito della velocità.

Detto, fatto!

Il programma prevedeva un’escursione nella vicina Urserental ma anche questa volta le avverse condizioni meteo hanno messo a dura prova le abilità organizzative del nostro Direttore, che alla fine ha dovuto preferire l’Engadina quale meta della 5a uscita dell’SA1 e pertanto la levataccia è d’obbligo.

Meta odierna è il Piz Arpiglia che ci attende con i suoi 1100 metri di dislivello (1670 – 2675) e per i più intraprendenti c’è anche l’Uter (2900) li accanto replicando l’exploit di una uscita del recente passato sempre a marca Taroni.

Questa volta non fa eccessivamente freddo, ma nuvole basse e nebbia ci accompagnano per tutta la giornata di tanto in tanto squarciate da sprazzi di sereno.

La traccia di salita, verificata gruppo per gruppo con bussola e cartina alla mano, non è particolarmente difficile da individuare, proprio davanti a noi il bosco si apre offrendoci un ripido, ma invitante percorso di salita (dir SE) che al termine del lariceto piega verso sinistra (dir E) poggiare su un breve pianoro per poi infilare il crinale che porta direttamente al Piz Arpiglia.

Il recente innalzamento delle temperature ha messo in risalto le precarie condizioni d’innevamento delle zone battute dal vento ben evidenziando le zone di accumulo che caratterizzano tutta l’ultima parte della salita; per fortuna l’itinerario della discesa prevede un percorso che invece vediamo ben innevato ed invitante.

Il serpentone alquanto numeroso, inevitabilmente si allunga e mentre qualcuno inizia ad attaccare la pala terminale dell’Uter, qualcuno si cimenta ancora tra roccette e licheni affioranti.

Tutti si arriva trionfanti all’Arpiglia e con imprevisto sincronismo ci sia appresta a scendere i facili pendii ben innevati insieme ai gruppi provenienti dalla seconda meta odierna.

La neve su questo versante è ancora in ottimo stato e permette ai più capaci di esibirsi in “firme” degne di nota per un lungo tratto di discesa.

Guadagnato un alpeggio, all’imbocco del lariceto, la comitiva si ferma per godere un po’ della giornata e per prestare soccorso ad un gruppo attardato a causa di un fastidioso incidente al materiale che ne ritarda la discesa comunque eseguita in completa sicurezza.

“Santo Nastro Americano” che ripara l’attacco danneggiato agevolando così la parte finale della discesa nel bosco, lungo il sentiero e per l’invitante pendio finale affrontato su neve ancora del tutto godibile.

Come d’abitudine, il gruppo in festa prepara e si dedica all’ormai consueta abbuffata finale con vini d’ogni tipo e torte in quantità prima di salire sul pullman che, tra chi canta e chi riposa, ci porterà di nuovo al punto di partenza.

Munzo.

Prudenti sulla neve

gennaio 15, 2011

20 Gennaio – Como – Biblioteca – ore 21:00

La prima serata per Montagna Amica vedrà i nostri istruttori impegnati nella divulgazione dei concetti base per affrontare la montagna d’inverno.

E’ e vuole essere una serata aperta a tutti, e a maggior ragione a coloro che non hanno mai frequentato i nostri corsi.

Scialpinisti e sciatori, snowboarders, ciaspolatori ed escursionisti, freeriders e telemarkers, tutti coloro che frequentano la montagna innevata.

Vi aspettiamo 🙂

Prudenti sulla neve 20-1

Discesa da maestri

dicembre 13, 2010

Istruttori a Santa Caterina per l’apertura ufficiale della stagione scivolatoria, con un’aggiornamento di tecnica di discesa.

La 2gg di gruppo si apre con una mattina in compagnia dei Maestri, all’insegna del perfezionamento e della ricerca della conduzione.

Nutrito il lotto dei partecipanti -25 i presenti- che si diperdono in gruppetti sulle ghiacciate piste di Santa Caterina, poco o punto preparate e assolutamente non fresate,  per darci modo di affinare le doti di equilibrio 😉

A dispetto delle previsioni la meteo non ci è amica, e sciamo accompagnati da vento, nevischio e scarsa visibilità. Poco male, perchè lo spirito è alto e la voglia di neve ci vede impegnati nell’ultima discesa a impianti ormai chiusi.

Cibo e allegria sono poi gli ingredienti della cena conviviale a Le Motte, dove si approntano i piani domenicali. Gli scivolatori optano per le piste di Bormio che, preparate a puntino, permettono di godersi una sciata su bella neve mettendo a frutto esercizi e tecniche ripassate il giorno prima. I pellatori placano la incipiente crisi d’astinenza con una bella salita al Forcellino.

La stagione è iniziata, e la prossima settimana ci ritroveremo per esercitarci nella ricerca in valanga.

Buona neve a tutti.

cimaxi

Auguri

dicembre 24, 2008

Auguri dalla Scuola a tutti gli amici e appuntamento alla serata del CAI Como che si terrà in biblioteca Giovedì 15 Gennaio 2009 ore 21:00.

Special guest sarà Marco Anghileri che presenterà : “Grignetta 2177”

Alla serata, aperta a tutti, il CAI Como illustrerà le sue attività, e i nostri istruttori saranno presenti per divulgare i nostri programmi e per raccogliere le ultime iscrizioni ai corsi.

Piz Buin 24.04.2006

Novità corsi 2009

novembre 6, 2008

jungfraufirn

E’ on-line il calendario e il programma completo delle uscite dei Corsi 2009!

Anche quest’anno tre corsi, di cui

Programmi ambiziosi e accattivanti con uscite molto interessanti anche in zone per noi meno conosciute.

Powder

E’ nato!

ottobre 10, 2008

I lieti eventi si susseguono. A poche settimane dal fiocco rosa per Anna Rosica, un altra bella notizia: fiocco azzurro per Matteo Busatta, figlio primogenito di Federica, valida scialpinista, e del nostro istruttore Emilio.

Auguri dalla Scuola!

Federica

Fiocco rosa

agosto 3, 2008

E sì, dopo tanta attesa e lungo travaglio, il 3 Agosto è nata Anna, figlia primogenita del nostro istruttore Luca Rosica.

Auguri dalla Scuola!

Santa Caterina

gennaio 19, 2008

Sabato di sci per gli istruttori della nostra scuola.

Con qualche perplessità per la location (si dice così?) non proprio a portata di mano, la Scuola ha organizzato una giornata di aggiornamento di tecnica sciistica a Santa Caterina Valfurva. Deus ex machina del tutto è Giampiero Casartelli, a cui i partecipanti debbono meritati ringraziamenti per il più che perfetto esito dell’uscita.

Sveglia prima dell’alba per trovarci sci-muniti (o sci ai piedi) a Santa alle 8:30. Località deserta, piste e impianti tutti per noi (che il Gianpiero abbia riservato anche quelli?) tempo splendido per sole, temperatura e assenza di vento.

Ci prendono in consegna i maestri di Santa Caterina, e fino all’una, su neve stupenda, ci incantano con didattica perfetta e esercizi tanto mirati quanto utili. Una mattina intensa di tecnica raffinata con neve perfetta.

Il pomeriggio in libertà ci vede scatenati su neve da urlo in fuoripista di puro godimento. Tutti entusiasti e quasi euforici -Giacobbe scatenatissimo pareva dopato- abbandoniamo solo a chiusura impianti.

In conclusione, ottimo e utilissimo aggiornamento, da ripetersi annualmente con analoghe modalità: Il Sabato e la località sono state senz’altro determinati per le piste sgombre, e anche la bellezza delle discese con innumerevoli possibilità di fuori pista sono peculiarità di Santa Caterina.

Grazie Scuola Gilardoni e grazie Giampiero.

Evviva Beatrice!

gennaio 10, 2008

Lieto evento: mamma Michela, scialpinista doc, ha dato alla luce Beatrice.

Auguri a loro, e complimenti anche al papà Cesare,  istruttore della scuola, che si sta già allenando al metti  togli del pannolino con la stessa velocità del cambio pelli……

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